Come essere felici e soddisfatti al lavoro!
Ormai è risaputo: un’azienda, per funzionare bene, dev’essere composta da uno staff di persone felici e produttive, altrimenti i meccanismi si inceppano.
Moltissimi studi sono stati fatti in merito, per esempio quello dell’Harvard Business Review, secondo cui c’è una media del 31% di maggiore produttività, il 37% di vendite più elevatee creatività tre volte superiore, nelle aziende con alti livelli di felicità sul lavoro.
Ora stiamo vivendo un momento di crisi, sia economica che sociale, a causa di questa pandemia, ragion per cui molti potranno pensare che sia particolarmente difficile garantire che il personale sia sempre felice, produttivo e fidelizzato all’azienda, soprattutto perché si ritiene di avere poco budget da destinare a questo obiettivo.
Può sembrare strano, ma non serve aumentare lo stipendio ai dipendenti per renderli felici e fidelizzati o meglio: numerosi studi dimostrano che la soddisfazione sul lavoro deriva da molti altri fattori, mentre il guadagno non è considerato così importante come si crede.
Ti sto per dare degli spunti per garantire la soddisfazione del personale senza sforare il budget, in alcuni casi senza nemmeno toccarlo minimamente!

1.Assicurati che vi sia per loro un buon equilibrio tra vita privata e lavorativa: questo farà sì che i dipendenti si sentano legati all’organizzazione e percepiscano il lavoro non come una prigione, bensì come uno strumento per affermarsi e completare un’appagante vita personale. Con un buon equilibrio tra vita e lavoro, inoltre, si sentiranno più sereni e meno stressati dalle incombenze che devono affrontare fuori dalle mura dell’azienda.
2.Trasparenza anche in ciò che c’è da migliorare: coinvolgere i dipendenti non solo per quanto riguarda i successi, ma anche nelle problematiche, chiedergli consigli, fargli sapere come si vuole procedere per migliorare la situazione. Questo li fa sentire importanti e parte attiva nelle decisioni.
3.Promuovi la comunicazione nelle aree comuni: per creare un bel team è importante far si che i membri dell’organizzazione abbiano degli spazi per comunicare tra loro anche in modo casuale: una pausa caffè o un pranzo di gruppo può essere un momento sociale in cui sviluppare un’idea interessante scambiandosi opinioni tra colleghi, inoltre offre loro modo di svagarsi qualche attimo per tornare a concentrarsi meglio una volta finito e migliora anche le relazioni tra loro. Se le persone non si conoscono e non si parlano difficilmente potranno fare squadra. Fai sentire parte di una squadra tutti i componenti della tua azienda e vedrai che loro ti aiuteranno tantissimo nel suo sviluppo. Attenzione, un consiglio nel consiglio: le persone che si trovano in un gruppo di lavoro hanno delle caratteristiche diverse rispetto agli altri gruppi sociali: non si conoscevano prima, non condividono nulla tra loro, fanno parte di un gruppo imposto, non spontaneo. Un modo per facilitare l’aggregazione all’interno dell’azienda è quindi far sì che partano con almeno una cosa in comune. Quale? I tuoi valori aziendali!!!!! Selezionare solo persone che già condividono la tua mission e i tuoi valori in maniera forte e che sono proattivi nel raggiungimento di un obiettivo comune.
4.Dai l’esempio con il sorriso: ti è mai capitato di incrociare uno sconosciuto per strada che ti fa un sorriso e inspiegabilmente ti ritrovi a rispondere in maniera automatica sorridendo anche tu? Questo avviene in maniera inconscia grazie ai neuroni a specchio. Questi neuroni si attivano infatti non solo ogni volta che compiamo un’azione, ma anche ogni volta che la vediamo compiere da qualcun altro e regolano la capacità umana di provare empatia. Tradotto: se una persona ti sorride gli sorriderai spontaneamente anche tu e questa sensazione ti farà sentire bene, viceversa per i sentimenti o gli atteggiamenti negativi. È chiaro quindi che una capo debba essere il primo a dover sorridere ai dipendenti per poter generare un ambiente sereno e collaborativo.
Immagina: sei un dipendente e ogni volta che passa il capo lo vedi arrabbiato, che si lamenta di tutto. Come ti sentiresti? Sicuramente teso, in ansia perché temi che la sua negatività prima o poi esploda anche contro di te, aumentando la tua ansia da prestazione ecce cc
5. Apprezza e premia i dipendenti: Apprezza e premia i tuoi dipendenti ogni volta che raggiungono un obiettivo, che fanno qualcosa di costruttivo per la tua azienda, che propongono un’idea brillante. Mostra il tuo apprezzamento sia a livello individuale che pubblicamente. Il riconoscimento sociale ha un effetto positivo molto forte sulle persone e sul loro operato. Pensa, al contrario, la delusione che prova una persona che magari si impegna tanto per far bella figura, consegna un lavoro al massimo delle sue potenzialità e non si sente dire neanche un misero “ben fatto”! Il riconoscimento di un obiettivo raggiunto porta i dipendenti ad affrontare le nuove sfide con ancora più energia ed entusiasmo.
6. Chiarisci i percorsi di carriera: se un dipendente pensa di non avere possibilità di carriera all’interno dell’organizzazione è probabile che non metta impegno in quello che deve fare, nella migliore delle ipotesi, o che se ne vada presto, nella peggiore. È importante stabilire con i dipendenti il loro piano di carriera.
7. Offri benefici al di là di quelli di base: Ci sono molti modi per integrare lo stipendio aiutando i dipendenti in altre aree della loro vita tramite i numerosi servizi di welfare aziendale, ancor più utili quando sono personalizzati e rispondenti ai reali bisogni di ogni singolo individuo dell’organizzazione. È importante fornire questo tipo di benefit perché i dipendenti sentano che ci si prende veramente cura di loro e delle loro famiglie
8.Riduci il numero di e-mail e riunioni: il covid ha portato ad un massiccio ricorso allo smart working. Per quanto questo sia un avvenimento di per sé positivo, spesso ha portato con sé la controindicazione di far trovare i dipendenti ancor più sommersi da mail, riunioni a distanza, call, sistemi di controllo vari ed eventuali ecc. Questo ha un doppio risvolto negativo sui dipendenti: da un lato li porta, soprattutto quelli in smart working, a non disconnettersi mai dal lavoro e ciò genera squilibrio tra vita e lavoro e, in secondo luogo, i dipendenti vedono un esagerato numero di mail, riunioni, ecc come una perdita di tempo e una distrazione da ciò che stanno cercando di fare.
9.Chiediti e chiedi loro come stanno: mostrare empatia nei loro confronti ed interesse per i loro problemi personali, soprattutto in questo periodo, è un gesto gratuito ma dal forte valore umano.
Riflettete su queste semplici ma efficaci considerazioni e, soprattutto, cercate di metterle in pratica: vi troverete presto in un ambiente di lavoro migliore e gratificante!
Se sei interessato all’argomento metti un “mi piace” alla pagina facebook FARWEL per non perderti il prossimo articolo che uscirà a breve.

Ernesto De Petra
Fondatore di Farwel
Consulente specializzato nell’ambito del Welfare Aziendale ad Personam
P.S. Hai urgentemente bisogno di ricevere maggiori informazioni riguardanti il Welfare Personalizzato? Clicca qui!
A presto,
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!