Welfare Aziendale e bilancio: come ottimizzare il risparmio fiscale
Marzo è il mese in cui le aziende si preparano per la dichiarazione dei redditi, cercando strategie efficaci per ottimizzare il bilancio d’esercizio.
Il welfare aziendale è una soluzione vantaggiosa, capace di ridurre il carico fiscale per le imprese e offrire benefici concreti ai dipendenti.
- Ma cosa si intende per welfare aziendale?
- Come funziona esattamente?
- Come può un’azienda ridurre legalmente le tasse attraverso il welfare aziendale?
Vogliamo rispondere a queste domande con esempi pratici e aggiornamenti normativi perché il welfare aziendale è una materia preziosa che va di pari passo con il bilancio, ma anche con la sostenibilità e l’intera comunità.
Le aziende e i consulenti fiscali hanno a disposizione uno strumento potente che, se utilizzato bene, porta solo vantaggi.
Welfare aziendale e tassazione: un circolo virtuoso per imprese e dipendenti
Il welfare aziendale consente alle aziende di destinare una parte dell’utile a benefit per i dipendenti senza che queste somme siano soggette a tassazione.
È evidente che l’impresa ottimizza il bilancio d’esercizio e riduce il carico fiscale. Ma in realtà, si genera un processo virtuoso che massimizza l’investimento:
- Per l’azienda: investire l’utile in welfare riduce l’utile tassabile, portando a un risparmio fiscale.
- Per il dipendente: i benefit ricevuti non sono soggetti a tassazione, aumentando il potere d’acquisto.
- Per l’ambiente lavorativo: dipendenti più soddisfatti e fidelizzati contribuiscono a una maggiore produttività.
- Per la comunità: i servizi erogati dal welfare prevedono convenzioni con enti e negozi locali
Vediamo un esempio concreto.
Un imprenditore desidera premiare i suoi dipendenti e ha due opzioni:

Bonus in busta paga:
- Importo lordo erogato: 1.000 euro
- Tassazione applicata tra IRPEF e contributi: circa 500 euro
- Importo netto che riceve il dipendente: 500 euro
Welfare aziendale (ad esempio, un viaggio pagato):
- Importo destinato al welfare: 1.000 euro
- Tassazione: zero
- Valore netto che riceve il dipendente: 1.000 euro
Con il welfare aziendale, il dipendente beneficia dell’intero importo, mentre l’azienda riduce l’utile tassabile, con risparmio fiscale, maggiore soddisfazione del personale e un buon ritorno sulla comunità locale.
“In tanti anni di esperienza nel welfare aziendale personalizzato, ho visto come, nelle piccole e medie imprese, l’introduzione di un piano welfare su misura si trasformi in un motore di motivazione e coinvolgimento per i dipendenti, migliorando il clima aziendale e la produttività.” – Ernesto De Petra, esperto e fondatore di Farwel.
Pagare meno tasse con il welfare aziendale
Il welfare aziendale trasforma una spesa in un investimento con vantaggi fiscali significativi:
- Esenzione fiscale: le somme destinate al welfare sono totalmente esenti da imposte.
- Deducibilità completa: i costi di welfare sono interamente deducibili dal reddito d’impresa.
- Assenza di contributi: i benefit non sono soggetti a contributi INPS e IRPEF per i dipendenti.
- Miglioramento della competitività: dipendenti motivati e fidelizzati aumentano la produttività aziendale.
Per semplificare, immagina questa situazione: un dipendente desidera raggiungere la famiglia lontana durante le festività, ma il costo del viaggio è elevato, causando stress e insoddisfazione che possono influire sulla produttività.

Con un piano attivato tramite Farwel, il dipendente può prenotare il viaggio senza costi aggiuntivi con la consulenza di un’agenzia locale, utilizzando il budget del welfare aziendale.
Come abbiamo già detto, i benefici di un piano welfare ben strutturato, si riflettono su più livelli.
Per il dipendente, significa poter accedere a servizi che migliorano concretamente la qualità della vita, come un viaggio per riabbracciare la famiglia, senza dover sostenere alcun costo.
L’azienda, invece, trasforma una spesa in un investimento intelligente, ottimizzando l’utile e riducendo il carico fiscale, mentre allo stesso tempo rafforza il legame con i propri collaboratori.
Anche la comunità ne trae vantaggio, poiché il welfare aziendale supporta le attività locali convenzionate, come nel caso specifico agenzie di viaggio e strutture ricettive, contribuendo alla crescita dell’economia del territorio.
Ovviamente come tutti gli strumenti coinvolti nella “vita fiscale” delle aziende, anche il welfare è soggetto a novità e adempimenti che è prezioso conoscere per pianificare la strategia migliore.
Novità sul welfare aziendale 2025: cosa cambia?
Nel 2025, il welfare aziendale si conferma uno strumento strategico, soprattutto per le piccole e medie imprese (PMI). Ecco alcune delle principali novità:
- Fringe Benefit e Flexible Benefit: il welfare aziendale rimane la soluzione più vantaggiosa rispetto ai fringe benefit, poiché offre benefit totalmente esentasse, mentre i fringe benefit hanno limiti di esenzione più bassi e sono spesso soggetti a restrizioni
- Bilancio di sostenibilità e criteri ESG: le aziende devono iniziare a strutturare strategie di welfare per allinearsi ai nuovi criteri ESG e prepararsi alla rendicontazione di sostenibilità,con normative in fase di aggiornamento
- Welfare per il benessere e la produttività: sempre più aziende scelgono il welfare per aumentare l’employee retention e ridurre il turnover, un problema che nel 2023 ha coinvolto quasi il 34% delle imprese italiane, con punte del 53,1% nel settore dei servizi, secondo l’Indagine Confindustria sul lavoro del 2023
Anche le novità di quest’anno confermano il valore dell’implementazione del welfare nella tua azienda. Ma nella pratica, sai cosa devi fare?
Novità sul welfare aziendale 2025: cosa cambia?
Il nostro approccio è strutturato in modo chiaro e semplice per garantire il massimo beneficio, sia per le aziende che per i dipendenti.
Questi sono i 6 passaggi fondamentali:
Analisi preliminare
- Valutazione delle esigenze aziendali (obiettivi e risorse) e delle opportunità fiscali.
- Identificazione delle migliori strategie per ottimizzare il budget aziendale.
Coinvolgimento dei dipendenti
- Raccolta delle preferenze e delle necessità tramite questionari e incontri diretti.
- Creazione di un piano welfare realmente utile per i lavoratori.
Progettazione del piano
- Selezione dei servizi più vantaggiosi e conformi alle normative fiscali.
- Possibilità di integrare fringe benefit, flexible benefit e servizi di welfare su misura.
Attivazione della piattaforma
- Accesso semplice e intuitivo per dipendenti e amministratori aziendali.
- Scelta autonoma dei servizi attraverso un sistema digitale efficiente.
Monitoraggio e ottimizzazione
- Report periodici sull’utilizzo del welfare aziendale.
- Revisione e miglioramento del piano in base ai feedback aziendali e normativi.
Assistenza continua
- Supporto costante per aziende e dipendenti.
- Aggiornamenti sulle novità fiscali e sulle migliori pratiche di welfare aziendale.
“Non esiste un welfare aziendale standard: ogni impresa ha esigenze diverse. Il nostro obiettivo è creare soluzioni con un impatto reale, che migliorano la vita dei dipendenti e la gestione fiscale dell’azienda” Ernesto De Petra
È infatti importante valutare ogni situazione e progettare anche il welfare secondo gli obiettivi aziendali. Per esempio, se la tua azienda vuole iniziare o continuare il cammino verso la sostenibilità, è importante che conosca le normative e le news che collegano il bilancio di sostenibilità al welfare.
Welfare aziendale e bilancio di sostenibilità: un’opportunità strategica
A febbraio 2025, la Commissione europea ha proposto di semplificare i parametri del bilancio di sostenibilità per le PMI, concedendo più tempo e minori adempimenti per adeguarsi ai criteri ESG previsti dagli standard ESRS.
Se questa revisione sarà approvata, gli obblighi burocratici per le imprese più piccole saranno ridotti e sarà più agevole il percorso per “innovare e creare posti di lavoro di qualità”.
Il cammino verso la sostenibilità deve essere quindi un obiettivo per tutte le aziende che non vogliono rischiare di essere escluse dal mercato, che diventa sempre più competitivo ed esigente.
Le aziende che lavorano in filiere produttive con grandi gruppi e multinazionali sono spesso già chiamate a dimostrare un impegno concreto nella sostenibilità e non dimentichiamo che l’accesso a finanziamenti e agevolazioni sarà sempre più legato a questi criteri.
Il welfare aziendale è una delle leve più efficaci e semplici per rendere un’azienda più sostenibile, perché:
- Migliora il benessere dei dipendenti, favorendo un ambiente di lavoro più sano e produttivo.
- Risponde ai principi di sostenibilità sociale, uno dei pilastri fondamentali dei criteri ESG.
- Contribuisce alla reputazione aziendale, rendendo l’impresa più competitiva sul mercato.
Investire nel welfare oggi significa anticipare il futuro, garantendo alla propria azienda un vantaggio competitivo concreto.
ll welfare aziendale è un’opportunità da cogliere ora
È infatti importante valutare ogni situazione e progettare anche il welfare secondo gli obiettivi aziendali. Per
La dichiarazione dei redditi e il bilancio d’esercizio non sono solo momenti di verifica, ma occasioni per ottimizzare il carico fiscale e fare scelte strategiche per il futuro dell’azienda.
Grazie al welfare aziendale, le imprese possono:
- Abbattere l’utile tassabile e ridurre il carico fiscale.
- Aumentare il potere d’acquisto dei dipendenti, migliorandone il benessere.
- Fidelizzare i talenti e ridurre il turnover, problema che ha coinvolto quasi il 20% delle imprese italiane nel 2023
- Prepararsi agli standard ESG, restando competitivi sul mercato.
Non aspettare l’ultimo momento: investi nel benessere aziendale e trasforma il welfare in un vantaggio strategico.
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Tel. 030 5280092 / 3273513333

Ernesto De Petra
Fondatore di Farwel
Consulente specializzato nell’ambito del Welfare Aziendale ad Personam
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A presto, Ernesto