Fringe Benefit fino a € 3.000, ma solo per i genitori con figli a carico!

Il nuovo Decreto Lavoro (D.L. n. 48/2023), pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 maggio, ha stabilito l’innalzamento del limite di deducibilità dei fringe benefit a 3000€, come accadde alla fine dell’anno scorso, ma solo per i dipendenti con figli a carico, mentre per tutti gli altri rimarrà valida la soglia standard di 258,23€ annui, come ex art. 51 comma 3 Tuir. Tale misura varrà per tutto l’anno di imposta 2023, che per il principio di cassa allargato si estenderà fino alla data del 12 gennaio 2024.

Confermata per lo stesso periodo anche l’estensione di tale somma al pagamento delle utenze domestiche.

Per quanto riguarda l’assegnazione di beni e servizi di cui all’art. 51 comma 3 (buoni benzina, buoni spesa) questi si considereranno percepiti, assumendo così rilevanza reddituale, nel momento in cui tale utilità entra nella disponibilità dell’utilizzatore stesso, che dovrà comunque avvenire entro il 12 gennaio 2024 a prescindere dal fatto che il servizio venga fruito in un momento successivo.

Trovi l’intero decreto visionabile qui à https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2023/05/04/23G00057/sg

Chi ne può beneficiare?

L’art. 40 del decreto Lavoro cita espressamente tra i beneficiari i lavoratori dipendenti con figli, compresi quelli nati fuori dal matrimonio ma riconosciuti, i figli adottivi o affidati, che siano fiscalmente a carico ex art. 12 del TUIR (si ricorda che l’art. 12, co. 2 del TUIR prevede che sia un familiare a carico colui che possiede un reddito complessivo non superiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili, elevato a 4.000 euro per i figli di età non superiore a 24 anni). Per poterne beneficiare, il dipendente dovrà fornire al datore di lavoro il codice fiscale dei figli a carico.

Si ricorda che l’eventuale innalzamento del limite a 3.000 euro, a differenza delle misure previste per il welfare aziendale, può essere fatto anche ad personam, non essendo previsto il requisito della generalità o per categorie omogenee di lavoratori.

E se i figli sono a carico per metà? Non è ancora chiaro se in questo caso il beneficio spetta per intero o se sarà da riproporzionare qualora i figli siano a carico al 50%: ci si aspetta in merito un chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Compatibilità con il buono benzina 2023

Per l’anno 2023 il legislatore con il D.L. n. 5/2023 ha previsto la possibilità da parte del datore di lavoro di riconoscere ai propri lavoratori dipendenti dei buoni benzina, o titolo analoghi, per un valore massimo di 200 € per ciascun lavoratore.

Tale cifra andrà considerata all’interno dei 3000 € di limite o è “extra”?

Ciò che ci si aspetta è che trovi applicazione anche quest’anno la circ. n. 27/E/2022 con la quale l’Agenzia delle Entrate aveva chiarito che il bonus benzina è da considerarsi aggiuntivo al valore dei 3.000 euro, con la conseguenza che il buono non va ad “intaccare” tale limite, quantomeno per la parte fiscale.

Mi raccomando, non esistono solo i fringe benefit!!!!!

Ricordiamo che, e questo vale non solo per i dipendenti con figli a carico bensì per tutti i lavoratori dipendenti, rimane in aggiunta la possibilità di usufruire, senza limiti di importo, dei numerosi ed utili servizi di welfare aziendale, attivando piani personalizzati che possano rispecchiare i reali bisogni dei tuoi dipendenti. Ci riferiamo, per esempio, ai servizi di assistenza per la famiglia (babysitter, badanti, servizi infermieristici, ecc), formazione per i dipendenti e tutta la famiglia, visite mediche ecc.., banca delle ore, servizi che migliorino in maniera determinante l’equilibrio vita-lavoro dei dipendenti.

Un piano di welfare aziendale ben congeniato porterà innumerevoli vantaggi sia all’azienda che ai dipendenti: un generale miglioramento del clima aziendale, un maggiore attaccamento da parte dei lavoratori ai valori dell’azienda, un calo dell’assenteismo e del malcontento dei dipendenti, una maggiore attrazione di nuovi talenti ed il miglioramento della propria brand reputation, potendo usufruire inoltre della totale esenzione fiscale del premio welfare erogato, con un conseguente maggiore potere d’acquisto per i dipendenti rispetto alla percezione dello stesso premio in denaro.

La salute della tua azienda passa dalla salute dei tuoi dipendenti, sia fisica che mentale!

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Ernesto De Petra

Fondatore di Farwel

Consulente specializzato nell’ambito del Welfare Aziendale ad Personam

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A presto,